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Buona Pasqua...ItadoNews #3
Questo periodo particolarmente difficile si sta protraendo nel tempo e sempre di più sono le difficoltà da affrontare sotto molti aspetti: la salute, il dolore, la preoccupazione, l’isolamento, le difficoltà economiche, la solitudine, il lutto e molto altro ancora.
Il pianeta ci sta dimostrando che, non solo non ha bisogno di noi, ma anzi senza l’impatto umano sta decisamente meglio.
Abbiamo per anni avvelenato la nostra “casa”, illudendoci di star bene, ma è arrivato il momento di fare delle riflessioni ed ogni crisi è, di per sé, lo spunto per un miglioramento.
All’improvviso si è fermata la “giostra” su cui stavano girando in modo sconsiderato, siamo stati cacciati dal “paese dei balocchi”.
E siamo stati invitati a conoscere la pazienza, la rinuncia, la riflessione.
Questo particolare periodo sta includendo anche le festività di Pasqua, la festa della “rinascita”. Prendiamo come simbolo a cui ispirarci l’Albero della Vita.
Elegante, maestoso, rigoglioso: l’albero della vita è un simbolo ricorrente nella mitologia antica, un simbolo che ancora oggi affascina molte persone.
Qual è però il suo significato?
L’albero della vita è presente in tantissime culture, antiche e non, oltre che in moltissimi miti e credenze ancora attuali. È un elemento ricorrente, il cui significato cambia leggermente, ma rimane comunque l’inizio della vita, un inizio che può essere metaforico o letterale.
L’albero della vita è simbolo di nascita e rinascita; è l’augurio per chi sta per iniziare una nuova vita: si augura che sia una vita basata su solide radici e che sia intensa come i suoi rami e le sue foglie.
Questo simbolo potrebbe essere uno spunto di riflessione in un periodo di dolore e di “rinascita”.
Esiste una parola orientale che potrebbe venirci in aiuto: Mettā.
Il termine Mettā della lingua Pali, Maitrī in sanscrito, significa benevolenza, gentilezza amorevole, amichevolezza, buona volontà e interesse attivo per gli altri.
Se solo fossimo in grado, con pazienza, consapevolezza e costanza, a perseguire questi atteggiamenti, potremmo vivere tutti meglio e anche il Pianeta ce ne sarebbe grato.
Ora, che siamo privati di molto, possiamo esercitarci su cosa davvero è importante e focalizzare lì la nostra “rinascita”.
Noi ci vogliamo augurare di comprendere l’importanza e il senso di molti aspetti della nostra vita che è stata “cristallizzata” da un piccolo essere: un minuscolo virus ha paralizzato tutto il pianeta umano.
I Coronavirus hanno morfologia rotondeggiante e dimensioni di 100-150 nm di diametro, ovvero circa 600 volte più piccolo del diametro di un capello e questo “esserino” ha creato tutto quello che ognuno di noi è a conoscenza: la natura ha davvero una forza inaudita e noi dobbiamo, umilmente, riconoscerla e non sfidarla più.
Ci fa piacere condividere con voi le belle parole che Tich Nath Hanh ha scritto nel 1977 come regalo di compleanno a Chang Khong, una monaca zen vietnamita che ha sempre lottato per i diritti umani, rischiando in molte occasioni la propria vita pur di portare avanti il suo messaggio di pace.
“Le stelle e la luna sono sempre splendide
Nelle notti serene.
L’alloro è ancora verde,
La tuia ondeggia delicatamente alla brezza.
Anche se abbiamo perso la nostra patria,
I fiori di susino sulla collina
Ci offrono ancora ospitalità.
La vegetazione rigogliosa
Dona più vita alle colline
E forza alla luna.
Le zucche hanno cominciato a fiorire,
I bambini giocano al sole in cortile.
Stampiamo libri e li spediamo per posta.
Anche se viviamo semplicemente,
Ogni giorno è una festa.
Le notizie da casa non sono incoraggianti.
I templi non hanno il permesso di suonare le campane.
Tanti bambini senza i genitori,
Tante persone nei campi di rieducazione.
Artisti e scrittori chiusi in un cupo silenzio.
Tanti boat people, con tanti bambini,
Muoiono nel golfo del Siam.
L’amore ha difficoltà ad esprimersi.
Che cosa possiamo fare?
Le nostre mani sono a disposizione,
Noi siamo pronti.
Che cosa possiamo fare?
La risposta verrà certamente se sappiamo essere fiduciosi
E calmi in mezzo alla tempesta.
Il sole ancora richiama l’attenzione,
Alto sulla collina.
I fiori dei ciliegi sono ancora belli,
La luna e le stelle ancora meravigliose nelle notti serene,
L’alloro è ancora verde,
E la tuia ondeggia delicatamente verso di noi.”
Un abbraccio fiducioso verso una nuova vita, una profonda “rinascita”,

Monica, Bruna e Valentina