Itado
Continuare ad esserci..ItadoNews #IV
Aggiornamento: 26 apr 2020
Siamo alla sesta settimana di quarantena e lo sforzo che ci viene richiesto è sempre più faticoso.
Si sta assistendo alla creatività di molte persone che hanno trasferito la loro professione online: c’è chi si è reinventato e chi altro non può fare se non attendere. Ci viene chiesto di restare in casa, di rinunciare alla quotidianità sociale e di non poter avere contatti con familiari, vicini o lontani che siano.
Le emozioni prendono sempre più il sopravvento e si fa strada anche la stanchezza di una condizione sospesa che pare non aver fine. Le convivenze forzate, o le vite diventate improvvisamente solitarie, obbligano a ritrovare dentro di sé il "nido" in cui rifugiarsi e la consolazione che spesso si era soliti cercare altrove, all'esterno.
Veniamo in contatto con i nostri aspetti più profondi; ora non si può più distrarre la mente.
Coltivare pratiche di "Buona Vita", per poter vivere in armonia con se stessi, con gli altri e con la Natura, è il caposaldo dell’Itado fin dalla sua nascita, nel lontano 1984. In questo momento la pratica di "buona vita" è tanto più difficile, quanto più necessaria!
E' importante riconoscere l'enorme sforzo che stiamo tutti facendo e mantenere dentro di noi viva e accesa quella scintilla che possiamo chiamare …”Speranza”!
In più di trent’anni abbiamo fatto tante cose belle, ma anche attraversato diverse crisi e ne siamo sempre usciti utilizzando tutte le nostre forze.
Questa volta è troppo dura per farcela da soli. Per la prima volta chiediamo espressamente aiuto a soci, studenti, amici , a tutti quelli che ci vogliono bene. Se volete, Questo è il link per aiutarci, insieme ce la possiamo fare!
(Per favore diffondetelo anche ai vostri contatti che pensate possano aiutarci.)
Grazie di cuore, sin da subito!

Infine la leggenda sufi che vi proponiamo è un messaggio di speranza e insieme di presa di coscienza della ciclicità del mondo, è il nostro modo per dirvi nuovamente #noicisiamo!
ANCHE QUESTO PASSERÀ di M. Tahan
C'era una volta un re che disse ai saggi di corte:
"Sto facendo un anello prezioso. Ho comprato uno dei diamanti più belli al mondo. Voglio nascondere nell'anello un messaggio che può servire nei momenti di disperazione e sarà per i miei eredi per sempre. Deve essere una frase breve, che possa entrare sotto il diamante dell'anello.
Tutti coloro che ascoltavano erano saggi e sapienti, potevano scrivere trattati, ma un messaggio con non più di due o tre parole che avrebbe potuto aiutare nei momenti difficili ...
Pensarono, ma non riuscirono a trovare nulla.
Il re era stato allevato da un vecchio servitore. La madre del re era morta presto, e questo servitore si era preso cura di lui, e quindi veniva trattato come se fosse uno di famiglia. Il re provava un immenso rispetto per il vecchio, così consultò anche lui. E il vecchio disse:
"Non sono saggio, né studioso, né accademico, ma conosco un messaggio. Durante la mia vita nel palazzo, ho incontrato tutti i tipi di persone e, in un'occasione, ho incontrato un mistico. Fu invitato da vostro padre e io fui a suo servizio. Per ringraziarmi mi diede questo messaggio." Il vecchio scrisse qualcosa in un foglietto, lo piegò e lo porse al re. "Ma non leggetelo." disse: "Tenetelo nascosto nell'anello e apritelo solo quando non ci sarà altra via d'uscita".
Questo non tardò a venire. Il suo regno fu invaso e il re perse la battaglia. Stava fuggendo sul suo cavallo e sui suoi nemici lo stavano inseguendo. Era solo e i nemici erano molti. Arrivò in un posto dove la strada era finita, completamente senza uscita. Davanti a lui un precipizio con una profonda valle, cadere sarebbe stata la sua fine. Non poteva tornare indietro perché i nemici avevano sbarrato il cammino. Si sentiva già il rumore dei loro cavalli. Non c'era via d'uscita.
Pensando si ricordò dell'anello. Lo aprì, tirò fuori il pezzo di carta e lesse il messaggio breve ma prezioso, che semplicemente era: "Anche questo passerà."
Mentre leggeva il messaggio, sentì che stava calando un grande silenzio attorno a lui. I nemici che lo stavano inseguendo forse si erano persi nella foresta o avevano sbagliato strada. Di sicuro non si sentivano più i cavalli.
Il re era profondamente grato al servitore e al mistico sconosciuto. Quelle parole erano miracolose. Ripiegò il pezzo di carta e lo rimise sotto il diamante dell'anello. Riunì il suo esercito e riconquistò il regno.
Il giorno in cui rientrò vittorioso a palazzo, fece una grande festa con canti e balli, e si sentiva molto bene.
Il vecchio servitore era in piedi accanto a lui nella carrozza e gli disse:
"Anche questo momento è appropriato, guarda di nuovo il messaggio.
"Perché? Ora sono vittorioso, la gente celebra il mio ritorno, non sono disperato, non sono in una situazione senza via d'uscita."
E il vecchio servitore disse: "Ascoltami, questo messaggio non serve solo quando sei sconfitto, ma anche quando sei vittorioso. Non solo quando sei l'ultimo, ma anche quando sei il primo ".
Il re aprì l'anello e lesse il messaggio:
"Anche questo passerà".
Di nuovo sentì la stessa cosa, un silenzio che lo avvolgeva nonostante fosse tra la folla che celebrava e danzava. Il suo orgoglio e il suo ego erano spariti. Il re comprese il messaggio. Si era illuminato.
Allora il vecchio disse:
"Ricordi tutto ciò che ti successo? Nessuna cosa o emozione è permanente. Come ci sono il giorno e la notte, così ci sono momenti di felicità e momenti di tristezza. Accettali come parte naturale delle cose, perché fanno parte della vita."