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#1 Riflessioni per stare...vicini!


Era Gennaio del 1994 quando uscì per la prima volta la nostra newsletter e nasceva per festeggiare i 10 anni di attività.

E' utilizzando questa testata decisamente vintage che vogliamo tenervi compagnia in questo periodo tanto complesso, quanto surreale.

Siamo giunti alla fine del mese di Marzo che continua a privarci della gioia di stare insieme e di sentirci un gruppo che condivide momenti ed esperienze; ma sappiamo bene che esiste l'energia, la risonanza che va al di là della materia e un continuo fil rouge continua a tenerci uniti, seppur ognuno nel proprio "isolamento".

Lo slogan #iorestoacasa può essere utilizzato anche come una bella metafora per "#staredentro": non semplicemente dentro le mura domestiche, ma dentro di noi. 

Ed è un articolo che abbiamo pubblicato nel 1994 che abbiamo piacere di condividere con voi: è un brano del Maestro Taisen Deshimaru Roshi.

"LA LUNA BRILLA SU OGNI FILO D'ERBA.

La luce della luna brilla su ogni filo d'erba. E' un fenomeno cosmico universale, è la natura di Buddha, è Dio, riempie il cosmo intero. Così, attraverso i sensi, possiamo respirare, guardare tutto il cosmo, sentire tutti i suoni del cosmo, avvertire i sapori e i profumi delle foreste. Bisogna toccare il cosmo intero. E' il vero Zen.

Anche se si crede di comprendere tutto, anche se si è studiato la più alta filosofia, se ne trae profitto solo per se stessi.

Questa non è la vera religione, non è neanche la vera filosofia.

Non bisogna mai smettere di progredire. Sempre fare un passo in più. In quel momento, il cosmo diventa il nostro corpo.

Se si abbandona il piccolo ego, il cosmo intero diventa l'ego.

Cielo e terra hanno la medesima radice, tutte le esistenze sono in unità. Facendo un passo in più ,certamente si è vivi, tuttavia si è come morti, morti a se stessi. Abbandonando ancora e abbandonando sempre l'ego, si può diventare liberi. [...]

Noi andiamo sempre soli. La Via della pratica è profondamente solitaria. [...]

La Via è una. Quella che sale è identica a quella che scende. E' la stessa Via. Tuttavia sono diverse nel punto di partenza- la Via che sale è quella che conduce al Satori, quella che scende è la Via della salvezza, la Via della compassione. Ma queste Vie sono inseparabili al di là del loro dualismo: sono un'unità . [...] La vera saggezza è comprendere noi stessi.

Dovremmo mantenere un atteggiamento corretto, privo di paura, fermo. Un atteggiamento da un lato risoluto, con una postura forte, dall'altro delicato ed elegante, come il profumo del sandalo o dell'incenso."

Il finale del brano ci sembra una metafora adatta a questo particolare momento: la nostra speranza è che si allenti presto lo stato di emergenza, per ritornare non come eravamo, ma migliori e più consapevoli. E poi per rientrare in possesso del meraviglioso strumento del "contatto fisico": elemento indispensabile ed essenziale per il benessere di ogni Essere Umano.

Cerchiamo di essere forti e.... delicati!

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